ALBERTO SCIAMPLICOTTI

Il lungo giorno, la lunga notte e il sole di mezzanotte.


La cosa più straniante di un viaggio nelle vicinanze dei Poli è la mancanza, tranne che per brevi periodi, dell’alternanza giorno/notte. Ci si sveglia, si consumano le ore della giornata, si mangia, si scia o si cammina ma non si capisce assolutamente a che ora si faccia questo o quello. Scuro il cielo non si fa mai e anche il movimento del sole sulla volta celeste è qualcosa di assolutamente virtuale: più che altro sembra che l’astro che illumina la terra vaghi un po’ qui e un po’ là seguendo una traiettoria sinusoide a suo piacimento. In alcuni momenti della giornata gli occhi bruciano, si sentono le palpebre pesanti e si pensa quasi di avere la febbre. Poi si dà un’occhiata all’orologio e ci si accorge che magari è quasi mezzanotte, nonostante il sole sia ancora alto nel cielo. Per chi poi è abituato a non fare mai la pennichella pomeridiana, addormentarsi con la luce è veramente complicato. I residenti inventano così sistemi per dare un senso a questa notte che non c’è in questo periodo dell’anno. Così, nel locale dove ceniamo la prima sera, verso le 22,30 vengono fissate all’esterno delle imposte di legno a dare il senso della notte. Anche perché da quest’ora qui si balla e chi andrebbe in discoteca con la luce piena del giorno? Per la nostra spedizione in sci la mancanza di alternanza giorno/notte si rivelerà poi un vantaggio: ci consentirà infatti di impiegare il maggior tempo possibile alle nostre attività. Per dormire ci sarà sempre tempo una volta tornati a casa.

Certo, immaginare cosa deve essere l’inverno qui, con un sole che non sorge mai, fa abbastanza impressione. Gli abitanti di Longyerabien sembrano però essersi ben organizzati. Nel villaggio sono presenti numerosi spazi dedicati ad attività da fare al chiuso: sale di musica, pittura, socializzazione, tutto è studiato per garantire il massimo confort dei residenti, tanto che il livello dell’intrattenimento culturale garantito è decisamente alto, da far invidia alle metropoli più avanzate. Tutto questo è qui presente da quando Longyerabien si è trasformata da una cittadine mineraria (erano presenti numerosi centri estrattivi) in una cittadina universitaria. Oltre ai normali gradi scolastici sono infatti presenti le facoltà di fisica, per lo studio in particolare del fenomeno dell’aurora boreale, di geologia e di biologia, racchiuse in un edificio dalla particolare architettura.

Il nostro viaggio sciistico comincerà con una traversata via mare, a bordo di un piccolo traghetto rompighiaccio che ci condurrà in fondo a un fiordo. Da lì, scaricati armi e bagagli avrà inizio la nostra piccola avventura artica…

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