ALBERTO SCIAMPLICOTTI
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MARC BRUIL (L’Uomo dei Raid) 4
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© per tutte le foto Marc Breuil

Qual’è la grande traversata che hai amato di più?


Domanda difficile. Ma credo che sono quattro le escursioni per me indimenticabili e di cui serbo un ricordo favoloso: le Alpi Stauning (1984), la traversata del Karakorum (1990), la trversata dei Pirenei (1996) e la traversata del Clyde Pond in Baffin (2005). Perché queste quattro?

Le Alpi Stauning è stato davvero un esperimento di grande successo. C’era tutto in questo viaggio: una grande massiccio, difficoltà tecniche, ma non eccessive, una buona atmosfera di squadra, un tempo sublime, una preparazione senza errori, il riuscire felicemente a superare quegli incidenti che spezzano la monotonia e, come bonus, una prima in sci per una buona parte del percorso. A livello personale, questa esperienza mi ha dato la soddisfazione di un lavoro ben fatto, perché sono stato io che ho concepito, organizzato ed eseguito l'intero viaggio.

Il Karakorum è senza dubbio il raid con gli sci più grandioso che si possa fare, soprattutto se si riesce a combinare tutto il massiccio. L'unico rammarico è non aver vissuto la parte occidentale della catena e solo per ragioni politiche legate alla guerra tra India e Pakistan, che proibivano di attraversare il colle Conway a 6000m. La prima traversata in sci dei ghiacciai Hispar e Biafo nel 1987, seguita dall'integrale della parte occidentale tre anni dopo, è una cosa che non è possibile dimenticare: attraversare con le slitte il passo Muztagh ovest a 5600m, al tramonto, improvvisamente vedere scoprirsi la Cina,e poi il K2, il Gasherbrum e la foresta di vette oltre i 7000m è stato un momento molto importante, di quelli che segna una vita di escursioni con gli sci..

I Pirenei è un'altra avventura con, ancora una volta, l’attraversamento di un massiccio. L'impegno, la difficoltà del percorso e dei suoi pericoli, la fatica accumulata per settimane, la solitudine, il fallimento spesso vicino e l'ansia di non farcela nonostante una forte motivazione, e alla fine la grande gioia di avercela fatta.

Clyde Pond, è ancora una grande traversata. Ma questa volta era ancor più speciale perché sono stato da solo con Beatrice per due terzi del corso. Così lei ho condiviso questa avventura e con lei e abbiamo superato i momenti difficili. E poi, ancora una volta, la solitudine, l'impegno, la bellezza della natura e lo svolgere la traversata programmata in totale autonomia.

Ma se davvero devo scegliere una delle 4, allora questo è decisamente il Karakorum!




























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