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ALBERTO SCIAMPLICOTTI
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HAGAN CHIMERA 1.0

L’ultimo Opening di Telemark in Valsenales (...troppi pochi giorni haimè e troppi ne sono già passati) ha beneficiato di un buon innevamento sulle piste, neve non artificiale per gran parte e quindi non assurdamente ghiacciata, e di un discreto innevamento fuori dai percorsi tracciati e battuti. Questo ha permesso un utilizzo degli sci anche su nevi mosse e cedevoli. Insomma, condizioni ottime per iniziare la stagione e poter testare nuove attrezzature.

L’Hagan, come scritto anche nella pagina delle novità di questa casa per la stagione 2013, ha presentato quest’anno una nuova linea di sci dedicata al Backcountry e allo sci alpinismo. Le differenze con i modelli già esistenti per lo scialpinismo sono una maggiore propensione per il freerider con portanze notevoli sempre abbinate a prestazioni di tutto rilievo. Come sempre e in linea con la politica dell’azienda, si tratta di prodotti caratterizzati da pesi non esagerati e da una notevole robustezza costruttiva. I modelli della linea Chimera sono tre e quello provato e l‘1.0, il più pesante ma anche quello con la maggiore superficie di portanza. le misure sono 124 - 87 - 109, le stesse del modello Corvus (esaminato lo scorso anno - vedi il relativo test). Quest’ultimo però si differenzia per una peso maggiore di circa 100 grammi e per il differente raggio di curvatura. Mentre infatti nel Corvus la sciancratura è costante (equivalente a 20 m nella misura 176), nel Chimera 1.0 la sciancratura è disegnata con un raggio variabile: 18 m sulla parte anteriore, 20 nella centrale e 22 in coda. Il raggio variabile in una sciancratura (vedi figura)
favorisce l’entrata in curva, la conduzione e l’uscita dalla curva. Uno sci con raggio variabile ha una sciancratura determinata non più da un unico cerchio, ma da più cerchi tangenti. Questo va a migliorare la pressione sulla superficie nevosa, che risulta maggiormente omogenea lungo tutta la lunghezza dello sci con conseguente crescita della tenuta dell’attrezzo stesso. Cosa che migliora la distribuzione delle forze applicate e si traduce quindi in maggiore facilità nel passare da curve ampie a curve strette e viceversa.

Il Chimera 1.0 dispone inoltre di un marcato rocker in punta (5°) e lievemente accennato in coda (0,5°) che implementa le caratteristiche donate dal raggio variabile. Ne risulta uno sci rapido nell’inversione degli spigoli, maneggevole nelle più diverse condizioni di neve. Con neve cedevole e/o profonda riesce a dare il meglio, con una risposta elastica e contemporaneamente omogenea. Soffre, ma poco per quello che si è potuto testare, i fondi più duri. Il peso contenuto risulta essere un’altra nota positiva di questo sci che si fa apprezzare anche in salita. Lo sci è stato provato con attacchi da telemark G3 modello Targa X-mountain e calzature della SCARPA, modello T2eco. Come scritto all’inizio, è stato provato in pista con nevi mediamente dure e fuoripista con nevi morbide, polverose, mosse ma mai crostose. L’impressione è stata sempre di un attrezzo in grado di garantire un elevato grado di divertimento e di facilità nell’uso.




Per altre informazioni: www.hagan-ski.com

 
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