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ALBERTO SCIAMPLICOTTI
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K2 HIPPY STINX

Che dire di questo sci? La prima cosa che mi viene in mente è: veloceveloceveloce. E’ come avere una Ferrari sotto i piedi. Non è uno sci difficile da condurre, a patto però di avere due stantuffi al posto delle cosce e un compressore al posto dei polmoni. Su neve fresca o trasformata va alla grande, ma anche quando il manto diventa crostoso o pesante il comportamento è eccezionale e questo nonostante sia pensato principalmente per le nevi profonde. Gran parte del merito va probabilmente alla costruzione e alla grande rigidità torsionale di questo sci. Nonostante sia progettato per i grandi raggi di curva, incredibilmente riesce a divertire anche su terreno stretto o fra gli alberi. Certo, avessi avuto 10 o 15 anni di meno, o se fossi normalmente più allenato, riuscirei a goderlo di più, invece di annaspare dietro alle curve di uno sci che richiede comunque una grande presenza.

E’ evidente che per un attrezzo del genere sono necessari degli attacchi almeno mediamente rigidi e uno scarpone adeguato. Per questo ho scelto i G3 Targa X-Mountain e gli Scarpa T2X: un’insieme che risponde pienamente alla richiesta.

Il modello testato è quello di un paio di anni fa. La K2 ha recentemente rivisto il disegno dell’Hippy Stinx e la conduzione sembrerebbe essere ancora più facilitata.

Unico difetto, il peso. E’ infatti un attrezzo pensato più per lo sci fuoripista che per lo scialpinismo. Eppure, con un poco di pelo sullo stomaco in aggiunta a quello delle pelli di foca, riesce a regalare grandi sciate anche senza l’uso degli impianti o dell’elicottero.

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