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ATLANTE STORICO DEL GRAN SASSO d’ITALIA

ISBN 978-88-88925-55-4

SILVIO DI ELEONORA - FAUSTO EUGENI - LINA RANALLI

ATLANTE STORICO DEL GRAN SASSO D'ITALIA

Repertorio per un'iconografia generale (secoli XVI-XX)

Teramo, Ricerche&Redazioni, 2012.

180 pagine

Prezzo: € 40.00

Ognuno di noi è parte del riflesso di chi è venuto prima di lui. Il nostro intero essere affonda le sue radici in quello che è stato prima di noi. Non siamo isole che galleggiano solitarie e ignote le une alle altre nel flusso del tempo. Siamo rami, foglie e fronde di un gigantesco albero che si sviluppa e cresce giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Ogni aspetto della nostra vita è collegato agli altri e a chi è venuto prima di noi. Per questo un lavoro come questo volume non può non essere apprezzato da quanti vivono le montagne dell’Appennino, da quanti praticano l’escursionismo e l’alpinismo, da quanti amano soprattuto questo stupendo scoglio di calcare piantato nel bel mezzo dell’Italia Centrale che è il Gran Sasso. Attraverso immagini. foto e disegni in questo volume gli autori provano a ricostruire per la prima volta la storia di questo massiccio attraverso l’iconografia a esso collegata. Il risultato è senz’altro importante, anzi, incredibile per l’enorme mole di materiale che sono riusciti a raccogliere. La storia delle montagne d’Italia è lunga quanto vasta, ma ben poco è dato di sapere di quelle montagne che la scarsa conoscenza a relegato in secondo piano. Quanti sanno che proprio il Gran Sasso è stato al centro di una delle prime vere esplorazioni alpinistiche, degne di questo nome, nel 1794? Quanti sanno che il primo gruppo italiano di alpinisti “senza guida” dilettanti non furono i famosi Scoiattoli di Cortina, fondati il 1 luglio del 1939, ma gli Aquilotti di Pietracamela (paese alle pendici del Gran Sasso) fondati ben14 anni prima, nel 1925? Capire, un territorio è anche essere parte della sua storia. La conoscenza aiuta la comprensione e questo volume, con il suo notevolissimo apporto iconografico e i precisi contributi degli autori credo costituisca un vero punto fermo in tal senso.

L’unico limite dell’opera forse è quello di fermarsi agli anni ’30 del secolo passato: sarebbe stato bello vedere integrata in questo Atlante Storico anche qualche stralcio della grande iconografia (soprattutto fotografica) che ha contraddistinto la seconda metà del XX secolo. E’ sperabile quindi che a breve possa essere edito un volume aggiuntivo a questo e che illustri la parte moderna della storia di questo importante massiccio abruzzese. Rimane comunque e senza alcun dubbio un lavoro imprescindibile per chiunque ami le montagna in generale e quelle dell’Appennino in particolare.