ANDY PARISOD
All’inizio di stagione, in Valsenales durante l’Opening Nazionale di Telemark 2014 organizzato da TSE, ho avuto la fortuna di conoscere Andy Parisod. Insieme abbiamo girato un bel video (La Mia Passione). Ci eravamo scambiati gli indirizzi di posta elettronica, con la promessa da parte mia che lo avrei ricontattato per realizzare questa volta un’intervista per queste pagine. Il tempo è passato, la stagione di sci è praticamente finita, e finalmente ecco l’intervista a Andy. A quello che spero, penso e credo sarà uno dei protagonisti futuri del telemark europeo.
-Ho visto che quest’inverno hai sciato veramente molto e viaggiato moltissimo. Come è nata l’idea di vivere così questa stagione?
Si è vero, ho viaggiato molto questa stagione: prima sono stato in Italia all’opening di telemark in Val Senales (organizzato da TelemarkSnowEvents), dove abbiamo realizzato belle foto e bei filmati. Subito dopo invece sono partito per una settimana tra la Svizzera e l’Austria dove ho sciato ma non filmato. E infine sono partito per Stati Uniti dove ho passato due mesi tra il Colorado, l’Utah e le Wyoming. L’idea di base era proprio quella di viaggiare per un anno e questo per tre ragioni principali: per parlare l’inglese (cosa molto importante!), provare a cercare un lavoro in paese straniero dove fare un’esperienza differente e, infine, sciare!
Raccontami di quest’esperienza.
Ho diversi amici negli Stati Uniti, con cui sono stato molto bene lo scorso anno. Così, sono ritornato con molto piacere negli States quest’anno verso la fine dell’inverno. Lì ho fatto molto freestyle, ma anche tanto freeride e nel resort di Gran Targhee ho partecipato anche al Big Mountain Telemark Competition. Inoltre, ho partecipato al a Denver a una grande fiera del settore, il S.I.A. Show e qui ho incontrato il proprietario della Bishop Bindings, che ora è il mio sponsor principale.
Dopo, con l’avanzare della stagione, per continuare a sciare ci voleva un paese nell’emisfero sud. La Nuova-Zelanda era la scelta piu evidente. Questo paese è così magnifico che nonostante lo abbia attraversato poco ho già visto cose sublimi! In nuova Zelanda ho seguito dei corsi di inglese, e ho risposto a questa intervista. Fra poco mi sposterò nel sud della Nuova Zelanda per continuare ancora la stagione di sci. Sarò qui ancora per tre mesiHo fatto dei cordi d’inglese a Aukland e li ho scritto queste linee. Dopo questo, vado dal Sud della Nuova-Zelanda per passare la stagioni di sci. A seguire, mi sposterò in Australia per tre mesi, ma solo per turismo!
Se volete seguire il mio viaggio ho un blog http://321daystrip.wordpress.com
Hai dei consigli da dare a qualcuno che vuole iniziare a sciare a Telemark ?
Se già si scia, la cosa è più facile, ma questo non è assolutamente obbligatorio! Forse la prima cosa veramente da fare è procurarsi i materiali. Si possono affittare sci e scarponi per un paio di giorni e quindi prendere qualche lezione in una scuola di sci che propone anche il Telemark. Dopo si sarà liberi di scegliere: Se piace si continua... e si parte!
Una soluzione a buon mercato è anche di venire a participare a un raduno di telemark come il Telefest che il Worst Crew organiza ogni anno (o come gli eventi che TSE mette in programma! NDR). Se qualcuno vuole conoscere di più la bella realtà del Worst Crew può provare a vedere questo sito: http://www.worstcrew.com
Mi piace molto l’ambiente di cui fai parte, il Worst Crew, un bel gruppo d’amici che fanno Telemark. Secondo te, cosa distingue il Worst Crew degli altri club di Telemark ?
Come tu dici, la base del Worst Crew è una banda di amici che amano il Telemark. Anche se vai sulla pagina Facebook del Worst Crew troverai scritto questo: “E’ una storia di tre amici...”.
Siamo degli appassionati di questo sport e produciamo video con cui cerchiamo di trasmettere le nostre emozioni alla gente. E lo facciamo prima di tutto la nostra passione per il telemark in modo da dare alla gente lo stimolo per provare. Pensiamo inoltre che attraverso il freestyle sia possibile mostrare ai giovani che il telemark non sia solo quel modo di sciare che si praticava cento anni fa con un lungo bastone, ma che sia anche qualcosa di diverso e di molto creativo. Non è raro che le persone, dopo aver visto i nostri video, ci dicano che è nato in loro il desiderio di provare: capiscono che in questo modo ci si può divertire decisamente sulla neve! Questo per noi è molto motivante, perchè è veramente il nostro desiderio! Sono queste le cose che possono far crescere il piccolo mondo del telemark.
Penso che eventi come quello in Val Senales o a Bardonnechia organizzati da TSE siano un buon esempio della vitalità della comunità telemark e possono contribuire ad allargare il numero dei praticanti.